Prima dell’esistenza e al di là dell’esistenza l’unica sola realtà era Brahman, e la sua prima manifestazione nell’esistenza è Aum. Per questa ragione Aum viene considerato il mantra più potente e fondamentale, spesso usato come prefisso e suffisso in tutte le preghiere Indù.
L’OM, il suono cosmico, la vibrazione che ha origine dal silenzio e che nel silenzio si riassorbe, l’OM il suono dei suoni da cui tutto ha avuto inizio, e che a volte possiamo ascoltare dentro di noi nel silenzio del nostro cuore.
Il simbolo dell’OM viene spesso collegato al mondo dello yoga e le sue origini si perdono nella notte dei tempi; il suo significato è apparso migliaia di anni fa nei Veda per poi ritrovarlo in tutti i testi sacri post-vedici, dove viene riconosciuto come simbolo della creazione e in cui sono presenti tutti gli aspetti della creazione stessa.
E chissà che non sia giunto fino a noi per ricordarci qual’è la vera natura del nostro Universo.
Per tutti questi motivi mi è sembrato naturale non far mancare questo simbolo nelle due sale di pratica del nostro centro; così in una sala è stato dipinto un grande OM e nell’altra ne abbiamo appeso uno scolpito su di un ciocco di legno di sandalo.
A questo punto ci capita spesso che qualcuno dei nuovi allievi ce ne chieda il significato…
Potremmo star qui e parlare per ore dei significati filosofici, religiosi, degli aspetti simbolici di questa piccola sillaba ma per questa volta mi soffermerò su ciò che ritengo fondamentale riguardo ad una sua prima conoscenza.
Parto dalla Mandukya Upanishad che descrive l’OM come composto da:
tre fonemi A U M che per contrazione formano l’Om, dall’Anusvara e dal Punto.
Le tre lettere rappresentano i tre aspetti fondamentali della realtà in continuo mutamento(Creazione, Preservazione, Dissoluzione), ma anche i tre stati di coscienza dell’uomo:
A=stato di veglia U=stato di sogno M= stato di sonno profondo
l’Anusvara(l’arco) è il silenzio in cui si rivela la pura coscienza e la perfetta unione dell’uomo con il Divino(Punto). In alcuni casi l’anusvara, cioè l’arco ed il punto rappresentano rispettivamente il velo di maya cioè la realtà illusoria di cui dobbiamo liberarci e la realtà ultima con la quale dobbiamo ricongiungerci, cioè il Divino.
Come già accenato i tre fonemi sono legati alle tre grandi divinità cioè alla Trimurti:
Brahama(il creatore), Vishnu(il preservatore), Shiva(il distruttore)
Ed anche alle tre forze primordiale cioè i tre guna di cui tutto l’universo è costituito compresi noi:
Rajas(passione), Tamas(inerzia), Sattva( equilibrio).
Nella raffigurazione simbolica dell’OM, l’arco inferiore simboleggia lo stato di veglia e il mondo materiale, l’arco superiore rappresenta il subconscio e lo stato di sonno, il piccolo svolazzo a destra, rappresenta lo stato di sogno.
É molto importante comprendere il significato profondo di questa sillaba mantrica, che ci permette di meditare sul puro silenzio da cui poi scaturisce la comprensione e il risveglio della pura coscienza che deve pervaderci e nutrirci.
Quando il senso e il significato più profondo di questa sillaba viene compreso è possibile attraverso la sua vibrazione indirizzare l’energia li dove vogliamo.
Dopo innumerevoli studi si è compreso anche che l’OM comprende in sè tutti i suoni, perché la sua vibrazione, mette in risonanza tutto lo spazio fonetico;
per questo è considerato il mantra seme di tutti gli altri, perché oggettivamente lo spazio del suono si estende dalla base della gola fino al palato, alle labbra e riverbera in tutto lo spazio della testa.
La A vibra verso il basso della gola, la U verso il centro fino al palato e la M chiude verso l’esterno; in questo modo L’OM risuona nello spazio cosmico.
Il DO sostiene la A, la U si presta per chiudere il cerchio sonoro con la nota SOL e la M può rimanere in vibrazione dove vogliamo, ma principalmente si tiene sul SOL o scende nuovamente al DO di partenza o al DO dell’ottava superiore per la donna.
In pratica l’aria deve circolare come un auto-massaggio dal basso verso l’alto lungo la gola, fino a stimolare l’emisfero destro e sinistro.
Lo spostamento di aria permette un massaggio interno.
Emettendo il suono “AUM”, bisogna sentire il soffio all’interno della gola, fino al palato e lateralmente alle orecchie, il soffio deve avere un sapore caldo.
Eseguirlo in forma ascendente e discendente, sentendo l’energia come una piccola bolla d’aria che va su e giù, può accompagnarci in uno spazio armonico dove corpo e mente vengono riequilibrati fino a permetterci di sostare lì dove pace e tranquillità possono avvolgerci in un abbraccio luminoso e vitale.
Quanta bellezza in una piccola sillaba, puntualmente ogni volta che mi ci soffermo lo stupore mi inebria di gioia…
Lezione aperta di Aeroyoga
Una esperienza di yoga in antigravity tutta da vivere.